venerdì 11 aprile 2008

No, questa destra no!

Fino a quattro giorni fa ero deciso ad astenermi dal votare per almeno due motivi: una legge elettorale truffa, che svuota di senso democratico anche l'ultima briciola di potere rimasto al cittadino, impedendogli di esprimere la propria preferenza sul candidato che ritiene più adatto a rappresentarlo, e la delusione profonda che nutro per una sinistra, che rinnegando nei fatti la sua storia, il suo patrimonio ideale, ha fatto la fortuna dei suoi ultimi 15 anni facendo leva su un'alternativa, quella berlusconiana, sicuramente più squallida e impresentabile.

E allora, la stanchezza, la disaffezione, il rifiuto di alimentare ulteriormente l'ignavia di chi ha permesso quell'alternativa lì, mi avevano portato a non prendere neanche in considerazione il votare allle prossime elezioni. Da tempo seguo le battaglie di un comico (un comico!), Beppe Grillo, che da vent'anni fa battaglie per migliorare concretamente il livello di civiltà e di progresso vero di questo nostro paese, sia sotto il profilo ambientale che politico, condite da una denuncia efficace (grazie anche alla sua vis comica) delle storture delle amministrazioni centrale e periferiche; abbiamo formato un gruppo (Grilli Aquilani) anche a L'Aquila, fatto di persone, anagraficamente trasversali, accomunati da una disaffezione profonda per questa politica, e dalla voglia, quindi, di resettarla, per ricostruirne una vera, dal basso, che parte dalle cose concrete, dal miglioramento del nostro territorio, fino ad arrivare alla denuncia generale delle ingiustizie che si consumano quotidianamente nel nostro bel paese. Condivido nella sostanza le motivazioni di Grillo, che adduce all'invito ad astenersi da queste elezioni, fra cui soprattutto quella di finirla col votare il “meno peggio”, che è un'implicita rinuncia a volere un cambiamento vero della propria vita e della propria condizione esistenziale.

Solo che quando quattro giorni fa ho sentito il Mafionano di Arcore assecondare il suo sodale Dell'Utri, amico dei mafiosi, nel tessere le lodi del boss mafioso Vittorio Mangano, stalliere della sua villa, in cui aveva organizzato addirittura una attentato dinamitardo, “ma fatto con delicatezza” (così Berlusconi l'aveva giudicato parlandone appena dopo al telefono con l'amico Marcello), un uomo arrestato cinque volte per traffico di droga e truffa, che un vero eroe, Paolo Borsellino, morto non certamente per cause naturali, definì “testa di ponte della mafia al Nord”, ho deciso di andare a votare, per non regalare la mia astensione ad una persona così, che ne sarebbe certamente felice. Questa è l'ennesima riprova dell'impresentabilità di un siffatto soggetto, allergico alla verità e alla democrazia, a cui mezza Italia si è assuefatta, anestetizzata dalle sue televisioni fondate sul nonpensiero e sull'acriticità più pelosa, e di cui all'estero si meravigliano di come non ci sia una legge civile che ne impedisca la candidatura.

Allora, non per convinzione, ma, ancora una volta turandomi il naso, non voterò “per”, ma “contro” una destra così comicamente pericolosa.

4 commenti:

Luca ha detto...

infatti il rischio è che un domani ci potremmo dare appuntamento a piazza dell'Utri o in largo Mangano eroe di patria! e festeggeremmo il 14 aprile come festa della liberazione dalla magistratura insana....


vi prego ditemi che è un brutto sogno... che come Neo di matrix un giorno aprirò gli occhi e mi renderò conto che è tutto illusione!

Anonimo ha detto...

Caro Bonifacio, condivido appieno tutto il discorso da te fatto sul votare o meno. Una cosa è certa che l'omino, ha paura, ad ogni domanda sul suo passato o sul passato di altri alza sempre più la voce come per cancellare ogni dubbio sulla sua "onestà"....con il voto dobbiamo solo fare in modo di farlo tacere, o almeno cominciare a fargli abbassare la voce.... perchè la sua è violenza contro tutti e anche contro i suoi elettori....una cosa è certa però che nella storia la violenza si è sempre scagliata contro la verità, ma non è mai riuscita a farla taciere... è grazie a gente come te che qualcuno ha ancora voglia e sete di conoscere....


P.S. segnalo un sito molto interessante per tutti gli utenti del blog.

http://www.fainotizia.it/2008/04/11/who-is-silvio-berlusconi-27-video-sulle-menzogne-del-cavaliere-e-come-lo-vedono-e-lo-temono-nel-resto-del-mon

Sefora ha detto...

Mi ero ripromessa di non andare a votare, la legge elettorale è una bufala e gira che ti gira nessuno di loro (escluso qualche nuova faccia) degno di fiducia...sempre le stesse facce, sempre le stesse parole...alla fine però ieri sono andata a votare non "per", ma "contro". L'idea che "l'omino di Arcore" possa ancora trovarsi a governare il Paese, mi terrorizza, mi angoscia e mi spaventa. In quell'uomo vedo l'intelligenza perversa di chi sa dire e fare in modo così subdolo e fine che nessuno riesce a capire ciò che realmente si nasconde dietro ogni azione. Con il suo sorriso a 84 denti, riesce a sistemarsi i propri affari, e a sistemare le pedine nel modo che più lo avvantaggia e mai ho visto qualcosa di concreto per il Paese. Queste persone mandano avanti i disonesti e ce li fanno passare per eroi...la cosa grave è che gli italiani gli consentono tutto ciò e che dei giovani lo prendano a modello.

Anonimo ha detto...

E così tutti abbiamo votato, con il naso turato, ma con una speranza dentro di noi. I risultati ci hanno deluso ma non potranno metetre nell'ombra la nostra speranza.
Giusi