lunedì 30 giugno 2008

Da Sua Emittenza a Sua Impunità


Ho sempre pensato che il mafionano di Arcore fosse un pericolo reale per quel po’ di democrazia che può sopravvivere in uno stato occidentale, l’ho sempre considerato potenzialmente capace di tutto, limitato solo dal sistema di contropoteri e dalle (sempre state poche) sentinelle della società civile, e sono stato beffeggiato a volte per questa mia convinzione con argomenti del tipo “demonizzandolo si fa il suo gioco,…ecc ecc…”, considerando la mia e quella di pochi altri un’ossessione, una semplice antipatia, o (la più bella di tutte) “l’invidia” verso uno che ha saputo farsi da solo, sentendomi amareggiato dalla stoltezza e dall’ignoranza di chi non sa o, peggio, finge di non sapere la storia intricata di massoneria, mafia e faccenderia politica del soggetto in questione. Certamente ora posso dire che, pure pronto a tutto, non immaginavo che arrivasse, nel torpore generale, corroborato dal caldo torrido e dal calcio estivo, a realizzare l’agognato obiettivo: la sua impunità per legge dello Stato.

Ci ha abituato dal ‘94 ai suoi colpi di coda, rosicchiando gradualmente le istituzioni, facendo digerire al popolo beota le sue mascalzonate, non facendole apparire tali, aiutato dalla connivenza televisiva (su cui Sua Emittenza ha sempre potuto contare, anche sotto i governi di centrosinistra) e dalla morfinica sedicente “sinistra”, iniziando da subito a realizzare il progetto piduista di distruggere la magistratura, delegittimandola, capillarmente, gridando al complotto, alla persecuzione, parlando di “toghe rosse”, ricordando Mani Pulite come un periodo di “guerra civile” (tralasciando il fatto che sull’onda di quel repulisti, per apparire integro, chiese al “becero e ignorante” Di Pietro di fargli da ministro), e giù con la Cirami, La legge sulle rogatorie, la ex Cirielli…giù giù fino al lodo Schifani…

Ma con l’ultima legge (firmata da quella faccia di culo di Alfano) che blocca i processi per reati commessi prima del 2002, puniti con meno di 10 anni, per bloccare i suoi, specie il processo Mills sulla corruzione dell’omonimo avvocato affinché dichiarasse il falso, ha superato lo scenario paventato da noi poveri ossessionati, “antiberlusconiani di professione”…Pensateci bene…un governo eletto soprattutto per il cavallo di battaglia della campagna elettorale, la “sicurezza” (ovviamente non si specificava fino in fondo di chi…), che blocca i processi per furti, rapine, sequestri, quegli stessi reati che colpiscono i cittadini nella loro vita di tutti i giorni…

Allora approfitto per ricordare e invitare tutti coloro che inciampano in questo modesto blog a partecipare l’8 luglio, in piazza Navona a Roma, alle 18.00, alla prima manifestazione contro queste “prime” leggi-canaglia di questo regime, per difendere i valori costituzionali di libertà e uguaglianza, nati dal sangue versato nella Liberazione dal nazifascismo e adesso attaccati senza precedenti.

Prima che il male diventi irreversibile.

Passate parola.