giovedì 20 marzo 2008
Urliamo l'indignazione!
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è una sorta di diario per esprimere pensieri e riflessioni sul quotidiano, per leggermi dentro attraverso uno spazio pubblico
Troppo cielo;
troppe foglie ha buttato il pensiero;
troppi nomi per dirne uno solo;
troppe, queste lezioni di volo:
fammi scendere, portami via, via, via,
portami via con te,
portami a casa mia,
tienimi sempre,
via, via, via,
un tempo io sognai,
prima di te sognai,
solo di ombre,
solo di ombre.
Vecchioni
“Non mi sono mai sentito un intellettuale organico però direi che sono sicuramente di sinistra, come ha scritto qualcuno “di sinistra” ma non “della sinistra”” Gaber
"L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.".
Pasolini
« Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita. »
“Se le leggi Norimberga fossero attuate ancora oggi, ogni presidente americano del dopo guerra sarebbe stato impiccato.” Noam Chomsky
Trasformarsi da passivi in soggetti attivi di cambiamento, nelle scuole come nelle fabbriche e fuori, educare se stessi, assaporare la libertà che ti costruisci dentro e intorno; sperimentare e vivere la responsabilità e perciò rispondere in ogni istante dei tuoi atti equivale a raggiungere la padronanza di sé, mentre gli altri fanno lo stesso. Straordinario!, perché percepisci di avere le ali della consapevolezza ed è una sensazione comune e condivisa, senti palpitare la libertà interiore e allora sai che nessun potere altrui potrà mai più costringerti!
Mario Capanna
“E’ ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo.” Michail Bakunin
. NON CREDO CHE SIAMO STRETTI PARENTI, MA SE LEI E' CAPACE DI TREMARE D'INDIGNAZIONE OGNI QUALVOLTA SI COMMETTA UN'INGIUSTIZIA NEL MONDO, ALLORA SIAMO COMPAGNI, IL CHE E' PIU' IMPORTANTE. (Ernesto Che Guevara, lettera a Maria Rosario Guevara, 20 Febbraio 1964)
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