Il video che ho messo su è su una delle tante minoranze che nei secoli ha subito l’oltraggio, l’insulto, lo sputo, la menzogna e la vessazione delle maggioranze, dovunque si è spostata, e cioè gli zingari, che “per la stessa ragione del viaggio”, viaggiano...; lo sfondo musicale è la canzone che Fabrizio De André ha dedicato a loro, soprattutto ai Rom, “Kkorakhané” che in lingua romanesh significa “a forza di essere vento”, in cui Faber riesce a tratteggiare, alla faccia dei tanti luoghi comuni su di loro, gli aspetti più veri della loro cultura, dal loro “essere vento” (il nomadismo), al loro “caritare”, fino a spendere infantilmente tutto il poco racimolato in canti e baldoria...
Non voglio dilungarmi oltre e voglio chiudere questo post con l’invito a vedere il video col cuore e con le parole di Bertold Brecht...
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertold Brecht - Berlino, 1932)