mercoledì 13 febbraio 2008

Stop the world!


Per quanto mi sforzi non riesco a cogliere il senso della corsa sfrenata dell’uomo moderno, la voglia di raggiungere obiettivi di falso progresso, e, una volta raggiunti, fissarne di nuovi e sempre più lontani, condannandosi in fin dei conti ad un eterno inappagamento, sapendo che la vera felicità e la vera pace interiore derivano dal punto di equilibrio tra l’avere e l’essere, appagandosi della propria natura e dei propri limiti. Così si spiega l’apparentemente inspiegabile frustrazione e infelicità delle persone che ci sembrano “arrivate”, “di successo”, “ricche”,...psicologicamente sempre più in basso rispetto a obiettivi materiali che morbosamente si pongono.

Quindi, questa condizione d’infelicità appartiene a tutti gli uomini, appartenenti soprattutto al mondo occidentale, “evoluto”(?), ed è su questa perenne insoddisfazione che le multinazionali fondano la loro economia e, quindi, la loro fortuna, stimolando ulteriormente il bisogno del nuovo e superfluo, con pubblicità martellanti che hanno creato e creano soggetti bulimici e infelici, perché incapaci, nel parossistico dinamismo di questa parte di mondo, di stare dietro ai bisogni indotti, fatti diventare essenziali, laddove essenziali non sono.

Allora ecco che aumentano i suicidi, l’uso di psicofarmaci, depressioni, consumo di alcolici e droghe, o per tentare di stare al passo in questo forzato dinamismo o perché non ci si riesce...e chi non va in tilt rimane nello stato di semplici oggetti-da-consumo-e-consumatori, a cui, a scadenze più o meno limitate, si dà l’illusione di contare con finte elezioni, con cui perpetuare e corroborare il potere e il suo habitat.

Frena gente, frena!!! il precipiziooo!

4 commenti:

Luca ha detto...

"Che tu possa avere tutto ciò che desideri!"

maledizione gitana

Sefora ha detto...

Bonifax, la verità è che si è perso il senso della vita. Tutto è solo una facciata, le perosne preferiscono apparire piuttosto che essere, e quelle poche che credono ancora ai valori e alle tradizioni vengono tagliate fuori dalla società. La cosa che mi rattrista è che di questo male ne soffrono sopratutto i giovani; a 13 anni hanno fatto epserienza che io non avrei mai sognato. La genuinità di una partita a calcio con gli amici nel caldo pomeriggio d'estate è una cosa che ormai non esite più; il brivido della proma sigaretta fumata di nascosto o la paura di essere scoperti mentrre ci si imbuca in discoteca una domenica pomeriggio, sono cose da fantascienza. Tutto è lecito: ci vine insegnato quotidianamente dalla società. Il sesso, la droga, lo sballo, la violenza: i giornali, le pubblicità gli stessi film ci bombardano continuamente con messaggi distorti, e i giovani hanno perso l'innocenza e il sapore di quella che è l'età più bella. E i giovani di oggi saranno gli uomini di domani, ecco perchè tutto va a rotoli. Per me essere una rivoluziponaria in questa epoca, vuol dire semplicemente tornare al passato, alle tradizioni e ai valori. E' l'unica cosa che mi distingue dagli altri. Voler essere vera e sentirmi VIVA

Sefora ha detto...

a proposito di società. eddi Vedder (voce dei Pearl jam ha inciso un disco che fa da colonna sonora ad un film meraviglioso.
Tra le tante canzoni ce ne è una che si intitola società, e fa così:
società, sei una razza folle
spero che tu non sia sola, senza di me
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me
società, abbi pietà di me
spero che tu non ti arrabbierai
se non sono d'accordo
società, pazza e profonda
spero che tu non sia sola, senza di me

Anonimo ha detto...

un post così pasoliniano... così anti-moderno... non è che ti stai avvicinando politicamente al tuo amico P.B.?
saluti